Francia, XVIII secolo – Jean-Baptiste Grenouille nasce da una ragazza madre tra i rifiuti di una Parigi povera e sporca. Una pescivendola al mercato si sente male, si sdraia dietro il banco ed espelle il feto (che la voce del narratore ci informa essere il quinto di una serie di feti nati morti) tagliandone il cordone con abitualità e noncuranza. Ma il neonato, abbandonato dalla madre tra sporcizia, topi e resti di pesce, inizia a respirare, e le sue urla subitanee richiamano l’attenzione di alcuni presenti. La madre, accusata di tentato infanticidio, viene impiccata.
Finisce in un orfanotrofio gestito da una megera che lo venderà, ormai ragazzo, a un conciatore. Parlerà tardi, dopo i 5 anni, ma presto scoprirà di avere un olfatto assolutamente fuori dal comune…