Negli anni sessanta, in un quartiere della classe operaia di Parigi, un sedicenne ebreo di nome Moїse – che vive da solo con un padre assente e scostante – inizia a frequentare abitualmente le prostitute che battono in pieno giorno di fronte alla sua abitazione.
Il ragazzo è anche affascinato dalla personalità di Ibrahim – un anziano sufi che gestisce un negozio di alimentari – che gli dispensa preziosi consigli su come amministrare il denaro e su come ricercare la felicità. La loro amicizia si sviluppa e presto Moїse si sente più vicino a Ibrahim che a suo padre.
Ibrahim chiama Moїse affettuosamente «Momo» e lo adotta quando suo padre si suicida. Momo parte con lui per un viaggio in Turchia, patria di Ibrahim, dove questi muore in un incidente stradale; Momo eredita tutti i suoi beni e il suo Corano.